“Spaziomemoria” è il nuovo nome di questo blog.
Lo scorso 16 febbraio, quando questo blog è nato dopo un lungo e accidentato travaglio, io mi sentivo madre orgogliosa di una creatura tutta mia e tutta nuova. Il nome che avevo scelto, “Lovethesign“, era il risultato di una personale riflessione sul mio amore per la pittura, intesa come gesto materico e segno umano, sempre vivo, impresso su un supporto e nei cuori di qualcuno. La lingua inglese mi aiutava, grazie a un facile gioco di pronuncia, a trasferire questo amore anche al design. Wow.
Peccato esistesse già. Se ti chiamano Mario e sei bambino o gatto va bene lo stesso, nonostante ci siano già tanti Mario bambino e qualche Mario gatto. Se sei blog no. E’ iniziata, così, la ricerca di un nuovo nome per la mia creatura: prima con lenta, frustrata rassegnazione, poi con crescente accanimento isterico. Di seguito gli esempi più significativi.
Il famigerato “giallo Torino” o “giallo Piemonte”, ottenuto dalla mescolanza di calce e ocra gialla, è stato eletto a colore simbolo delle “rinfrescate” domestiche a partire da metà Ottocento, quando iniziarono i primi lavori di restauro delle facciate settecentesche di molti palazzi cittadini e non, originariamente caratterizzate da tonalità più chiare. Non gialle, comunque.
Abbandonata la pericolosa deriva anti-Savoia e chiarito che un blog non poteva avere un nome lungo quanto un titolo di un film della Wertmuller, si è aperta una fase minimale e mistica dagli effetti inquietanti.
Tant’è. Interiora esisteva già, per fortuna. Come Festival Horror Indipendente però. Nonbianco, invece, chiudeva il breve e infelice excursus sui colori che mai avrei proposto e utilizzato nei miei lavori di decorazione.
L’immagine che apre questo post sfata ogni mio pregiudizio in merito: la credenza anni Cinquanta acquistata al Balon dopo un clamoroso colpo di fulmine, due soli minuti di consultazione con l’amica di turno e altri due di contrattazione con il rigattiere che l’ha eroicamente trasportata al terzo piano di casa mia, una volta in soggiorno non mi piaceva più.
Il parto del nuovo nome è coinciso con la seconda vita di questa credenza, di cui oggi sono ancora innamorata e in cui riconosco la bellezza delle forme insolite grazie al bianco con cui ho deciso di laccarla.
Non solo. Spaziomemoria è il risultato di una riflessione semiseria nata da serate trascorse con amici a scambiarsi memorie legate agli spazi che abitiamo e che abitano in noi. Creare nuovi spazi e nuove memorie in cui sentirsi bene, e raccontarne, è ciò che desidero fare.
E poi, solo lo spazio di archiviazione (memoria) di un dispositivo tecnologico a un certo punto finisce.
P.S: Arrivederci Mario, amico gatto di una nuova amica.
4 Replies to “Spaziomemoria”
Grazie Bee, ne sono molto felice. Ti abbraccio!
Brava Romina, scrivi bene e io adoro il design in ogni sua forma. La credenza è bellissima così ♥
Grazie mille! Allora sono stati due parti felici! Un abbraccio!
la credenza, così laccata, è diventata veramente molto particolare e il titolo è anche più bello di quello di prima. Italianissimo e molto evocativo. Brava Romina!
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